Il MST indica le lotte per il prossimo periodo in difesa della vita e dei diritti del popolo brasiliano. Per questo, FORA BOLSONARO è urgente e necessario

30 gennaio 2021
Lettera del MST al popolo del Brasile*

Ancorato alla mistica, ribelle e coltivata con la cultura contadina, il Coordinamento nazionale del MST, nel segno dei nostri 37 anni, si è riunito a distanza nel periodo dal 28 al 30 gennaio 2021, con circa 1000 delegate e delegati di tutto il paese, con l’obiettivo di analizzare la congiuntura nazionale e internazionale, approfondendo lo studio della questione agraria, progettando la Resistenza Attiva e la costruzione permanente della Riforma Agraria Popolare.

“Sogniamo oltre noi stessi” e dedichiamo la nostra formulazione e disponibilità a combattere in solidarietà con i familiari delle 222.666 persone uccise (ufficialmente) nella pandemia in Brasile.

Comprendiamo che queste morti non sono solo causate dal virus, ma sono il risultato della logica di un mondo governato dal neoliberismo, dove il profitto è al di sopra della vita.              

E in mezzo a corpi che urlano per l’asfissia, circa 2.000 miliardari hanno aumentato le loro fortune a 12 trilioni di dollari.                                                                                                 

Solo con il guadagno, nel 2020, delle dieci persone più ricche del mondo, sarebbe possibile acquistare vaccini per l’intera popolazione mondiale.                                                            

Ma per il popolo la crisi del capitalismo si è aggravata. E ha richiesto la distruzione della natura, di posti di lavoro e del reddito, e soprattutto di vite umane!

In Brasile, questo scenario si acuisce sotto il comando del governo Bolsonaro, che ha la peggiore gestione della pandemia nel mondo.

Siamo arrivati a uno scenario in cui, dei 100 milioni di brasiliani economicamente attivi, 14 milioni sono disoccupati, 6 milioni scoraggiati e 40 milioni di persone vivono di spiccioli. Sono 60 milioni i brasiliani abbandonati dallo Stato, esposti a violenza e fame, aggravati dalla fine degli aiuti di emergenza e dal prezzo elevato del cibo.

Ritorni l’Aiuto d’emergenza!

La vaccinazione non è garantita a tutti. E questa non è solo incompetenza, è un progetto di morte, di chi disprezza la vita del popolo brasiliano! La situazione a Manaus e in altri Stati, senza ossigeno, senza medici e rifornimenti, è un crimine di stato.

Vogliamo respirare! Vaccinazione subito!

Per tutti, gratuita e garantita dal Sistema Sanitario Unico -SUS!

Pertanto, è urgente abrogare l’emendamento costituzionale 95, che impone tagli alla sanità pubblica e all’istruzione.                                                                                                                 

Tuttavia, sappiamo che essa non sarà garantita dal progetto di morte e il popolo brasiliano ha dimostrato resistenza. Ci sono già 66 richieste di impeachment presentate al Congresso. Chiediamo che il Presidente della Camera rispetti la volontà popolare e metta ai voti l’impeachment. Non dimenticheremo mai i nomi di tutte le autorità che stanno zitte o collaborano con l’assassino che è al potere.

Siamo attenti e chiediamo il ritorno dei diritti politici di Lula.                                                                    

E non ci tireremo indietro di fronte alle minacce di rottura della democrazia.

Fora Bolsonaro è urgente e necessario!                                                                                                            

Non possiamo aspettare! È arrivato il turno del popolo! Il 2021 ha portato un nuovo clima politico con il protagonismo delle forze popolari e di sinistra, riunite nel Fronte Popolare Brasile e in Popolo Senza Paura, che dimostrano che è possibile combinare l’assistenza sanitaria con azioni simboliche.                                                                                                               

D’ora in poi non daremo tregua, torneremo nelle strade con le nostre auto, biciclette, carretti e tanta indignazione.                                                                                                 

Continueremo a lottare nel mese di febbraio e a marzo saremo travolti dai profumi delle lotte dell’8 marzo.

Pertanto, convochiamo l’intera classe lavoratrice a costruire le bandiere delle lotte:

La lotta per la Vaccinazione Subito! Ritorni l’Aiuto di emergenza! Fora Bolsonaro!
Chiediamo la revoca dei veti presidenziali agli aiuti ai popoli delle campagne!
Denunciamo che tornare nelle aule è un crimine. Le classi si recuperano, le vite no!
Difendere il SUS e abrogare l’emendamento costituzionale 95!

In questo senso ci impegniamo ad organizzare “Fora Bolsonaro” in tutti i comuni in cui abbiamo accampamenti e insediamenti, dialogando con il popolo e difendendo la vita, producendo cibo sano per alleviare gli effetti della crisi su popolo, come i 4 milioni di chili di cibo che abbiamo donato nel 2020.

Continueremo ispirati dall’esempio di Paulo Freire nel suo centenario e proseguiremo saldi con la sua eredità, producendo cibo sano, piantando alberi, facendo formazione politica, organizzando la nostra Giornata di Formazione e Lavoro di Base e contribuendo ad azioni di solidarietà nelle periferie urbane, insieme ad altri movimenti popolari e partner nella nostra lotta.                                                                                                                        

Riaffermiamo la nostra solidarietà a tutti i popoli che lottano nel mondo e che stanno resistendo alle politiche del neocolonialismo, dell’imperialismo e della crescente esclusione e migrazione forzata.                                                                                                                    

Siamo solidali con i popoli delle campagne, delle acque e delle foreste in lotta!                                    

Ci uniamo alla lotta contro il razzismo, contro la fobia LGBT e contro il patriarcato in tutto il mondo!                                                                                                                                                            

Offriamo la nostra solidarietà ai contadine/i dell’India in lotta da diverse settimane.

Continuiamo nella Resistenza Attiva, nei nostri territori, affrontando le politiche di smantellamento della riforma agraria e i tentativi di privatizzazione della terra, contro la consegna del 25% di ogni comune al capitale straniero, la regolarizzazione dell’accaparramento delle terre e l’appropriazione dei beni naturali.                                                 Denunciamo il modello dell’agrobusiness e minerario come i principali colpevoli dello scoppio delle pandemie, per il loro modello di distruzione delle foreste e della biodiversità e della produzione animale su scala industriale.                                                                            

“Perché combattere per noi significa fare ciò che le persone vogliono che venga realizzato”

Continueremo ad organizzarci in Brasile e a livello internazionale con tutte le forze sociali e popolari che vogliono costruire una società basata sulla solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Una società socialista!

Andiamo a lottare con le nostre bandiere!

Lottare, Costruire la Riforma Agraria Popolare!

Foto di apertura dal sito web del MST.


*Traduzione a cura di Amig@s MST-Italia
Leggi l’originale nel sito del MST